Punti di interesse

Molte sono le tappe che toccheremo durante il nostro procedere verso Massa. Eccone alcune esempi.

Modena

Punto di partenza del nostro tour, è una delle città italiane più belle. Ammireremo molti monumenti storici sin dai primi metri di viaggio fra cui il Duomo e la Ghirlandina, patrimonio dell'Unesco.

Torre Maina

Spettacolare borgo caratterizzato da una imponente chiesa dell'anno 1.000 e numerosi edifici rurali.

Pavullo

Il nome Pavullo deriva da paule o "palude", la palude nei pressi della quale sorgeva e che rimane in piccola parte ancora visibile al limitare dell'abitato verso sud. Inizialmente interessata da insediamenti di Liguri Friniates e Celti, la zona è stata in seguito conquistata dai Romani che realizzarono in questi luoghi un vero e proprio accampamento militare, mantenendo l'organizzazione del territorio preesistente. È quindi plausibile che proprio da tale struttura difensiva romana derivi la struttura difensiva alto medievale conosciuta con il nome di Castrum Feronianum. Il Castrum Feronianum aveva il suo fulcro a Poggiocastro, il colle fortificato più alto, e comprendeva tutto l'attuale Frignano.

Montecuccolo

Montecuccolo deriva dal latino monte Cucco, cioè situato su una collina molto alta, dove venne costruita la frazione, a circa 871 m.s.l.m. e chiamavano questo colle Cuccolo, per la sua forma conica. Ha un'area di soli 3 km², r la parte nord ha molte salite e discese: la stazione ha un'altitudine minima di 576 m.s.l.m. La frazione la conquistò per prima una famiglia svedese, nel 943, proveniente dalla capitale Stoccolma che decise di costruire la prima torre della frazione, la torre Montecuccolo,[senza fonte] ormai distrutta. In seguito è stato costruito il centro abitato, dove un secolo dopo sarà al centro del castello di Montecuccolo, sede della famiglia dei Montecuccoli. Infine, nel 1462, si iniziò a costruire dai Montecuccoli la chiesetta di S. Lorenzo, che oggi è ancora visitabile a 30 passi dalla parete est del Castello di Montecuccolo.

Ponte del Diavolo

l Ponte d'Ercole, anche detto Ponte del Diavolo, è un monolito naturale a forma di arco che si trova nel territorio del Frignano, tra i comuni di Lama Mocogno, Polinago e Pavullo. Il monolito è composto da roccia arenaria e scavalca un rio in destra della Val Rossenna (bacino del fiume Secchia). L'area circostante il Ponte ha restituito diverse testimonianze di interesse archeologico, databili dall'età protostorica all'epoca medievale, che attestano una frequentazione dell'area legata soprattutto alla presenza del ponte naturale e di sorgenti d'acqua.

Lama Mocogno

Situata in posizione dominante le valli dei torrenti Scoltenna e Mocogno e con ampia vista sul monte Cimone, si trova a 842 m di altitudine sul livello del mare, in una posizione privilegiata grazie al passaggio di importanti vie di comunicazione tra i paesi della montagna. L'ambiente, costituito da vasti boschi di castagne, querce, faggi e abeti, rappresenta una risorsa importante. La ricca fauna comprende dalle volpi ai cinghiali, dalle civette ai falchi. I prati ed i pascoli del crinale sono ricchi di vegetazione con la presenza di gigli, narcisi, arbusti di rododendro, specie floreali protette.

Piane di Mocogno

Boschi spettacolari lungo il tragitto che inizia a salire. L'abitato originario si chiamava Mocogno ed è stato rappresentato su affresco all'interno del castello di Spezzano nella Sala delle Vedute dipinte da Cesare Boglione nel 1500.

Passo Centro Croci

Capanna Celtica

Sant'Anna

Bassa del Saltello

San Pellegrino in Alpe

Il paese è sorto nel Medioevo intorno all'omonimo Santuario di San Pellegrino, attualmente visitabile ed in ottimo stato di conservazione, spaccato a metà tra le due province di Modena e Lucca. Nel paese è allestito, vicino al santuario, un museo dedicato alla civiltà contadina locale. Dal paese si gode un ampio panorama sulla Garfagnana e sulle Alpi Apuane. A queste ultime è legata una leggenda locale: si narra che San Pellegrino delle Alpi, tentato dal Diavolo, dopo aver perso la pazienza, gli sferrò un tremendo schiaffo, facendogli attraversare l'intera valle, fino a farlo sbattere contro le Alpi Apuane. Queste vennero oltrepassate e bucate dal corpo del Diavolo, lasciando come traccia il Monte Forato (1234 m s.l.m.), un arco naturale di pietra lungo 15 m ed alto 12 m visibile, per l'appunto, da San Pellegrino in Alpe.

Sillico

Sillico è un borgo di origine medievale posto sul versante appenninico della Garfagnana frazione del comune di Pieve Fosciana, si trova ad una quota di circa 700 metri sul mare sui contrafforti che dal crinale dell'Appennino Tosco-Emiliano digradano verso la valle del Serchio. Maestoso il panorama sulle Alpi Apuane che si gode dal sagrato della chiesa, soprattutto nelle prime ore del mattino quando le nebbie riempiono la vallata sottostante e al tramonto quando il cielo si tinge di arancio e rosso. Gli abitanti del paese si chiamano Sillichini/e.

Castelnuovo Garfagnana

Le prime notizie storicamente documentate del centro abitato risalgono tuttavia al 740, in epoca longobarda. Scarse sono le informazioni al riguardo dell'Alto Medioevo, e dei primi secoli del Basso: sono stati rinvenuti solo documenti che rilevano la presenza della chiesa di S. Pietro relativamente agli anni 773, 839, 940, 986, 1045. Si ha un documento datato 26 luglio 1234 che attesta la rassegnazione, da parte dei Lucchesi, del castello di Castelnuovo alla corte di Roma, a titolo di pegno. Nel Trecento Castelnuovo si era affermato come importante centro di transito, vera e propria "porta meridionale" della valle della Garfagnana. Fu proprio nel 1320 che Castruccio Castracani convinse i castelnuovesi ad insorgere contro i padroni lucchesi, e si insediò nella Rocca fino al 1327, anno in cui Lucca ripristinò il proprio dominio: è da collocarsi in questo periodo (1324) la costruzione del ponte, voluto da Castruccio per collegare l'esistente castello all'antico borgo di "Cellabarotti", l'attuale rione di "Santa Lucia".

Lago di Vagli

Il lago di Vagli si trova nel comune di Vagli Sotto in provincia di Lucca nelle Alpi Apuane e si è formato artificialmente con lo sbarramento del Torrente Edron nel 1947 da parte della SELT Valdarno (oggi ENEL s.p.a.) e la costruzione di una diga idroelettrica sul disegno del Conte Ing. Ignazio Prinetti Castelletti come ricordato da un'iscrizione fissata alla parete tra le scalinate sulla sponda ovest. Diga idroelettrica del Lago di Vagli (Italia, prov. di Lucca). Lapide commemorativa della costruzione fissata alla parete tra le scalinate sulla sponda ovest. Nel 1948 sono stati portati a termine i lavori della diga con il susseguente innalzamento a 92 metri. Le acque del lago salendo hanno sommerso alcuni borghi tra i quali il principale era Fabbriche di Careggine, piccolo borgo di fabbri ferrai bresciani, fondato nel XIII secolo, che riemerge a ogni svuotamento del lago. Il lago contiene circa 35 milioni di metri cubi d'acqua e viene svuotato eccezionalmente nel caso sia necessario un intervento di manutenzione. L'ultima volta è stato svuotato nel 1994[1].

Passo Sella

Ultimo passo del nostro tour. Dopo una bella salita (la più dura del tour), si apre la vista verso il Tirreno e l'intera catena delle Apuane. Panorama Mozzafiato che ci ripaga della salita su strada romana.

Massa

Arrivo del nostro tour...ovviamente sulla spiaggia!